Meditazione cristiana: risvegliato da un brutto colpo, non venderò più la mia vita per denaro
La storia del mio principale paralizzato mi ha fatto riflettere profondamente
Lavoro in un ristorante. Il mio principale è ricco, ma è affetto da emiplegia, per cui cammina zoppicando. Una volta, mentre preparavo le verdure in cucina, lo chef sospirò per l'emozione e disse: "La sai una cosa? Il nostro principale va compatito, davvero. Ha costruito la sua attività dal nulla. In passato, il ristorante non impiegava lavoratori ed era la sua stessa famiglia a fare tutto. Per decenni ha lavorato dalla mattina alla sera. Poiché per così tanto tempo si è ritrovato sovraccarico di lavoro, un giorno improvvisamente è svenuto in cucina. Anche se l'intervento del pronto soccorso gli ha salvato la vita, è rimasto parzialmente paralizzato. Da allora, non è più stato in grado di camminare correttamente, per non parlare di svolgere un qualsiasi lavoro pesante...".
Le parole dello chef mi fecero provare un sentimento di pietà per il mio principale. Anche se aveva guadagnato molti soldi con un duro lavoro, avrebbe zoppicando per il resto della sua vita. Quel che aveva perseguito e il suo percorso esistenziale non erano forse una rappresentazione in piccolo del cammino di molte persone nella società di oggi? Proprio in quel momento, non potei fare a meno di richiamare alla memoria il mio passato. In effetti, proprio come lui, avevo lavorato duramente per ottenere denaro...
Accecato dall'avarizia, continuai a lavorare nonostante la malattia
Tuttavia, volli rimettermi in gioco. In breve tempo, aprii di nuovo un negozio di prodotti alimentari nella nostra comunità, ma poco dopo due aziende rivali aprirono nelle vicinanze della mia attività. Quindi, il mio negozio cominciò a perdere clienti. Sembrava che il mio sogno di fare fortuna sarebbe andato in malora. Temendo che il mio negozio chiudesse di nuovo, mi sentii malissimo e in preda all'angoscia. Ma, dopo qualche riflessione, decisi di trovare un modo per ribaltare la situazione. E, così, non lasciai nulla di intentato per costruire un buon rapporto con la popolazione locale. Presi persino ad annuire e a inchinarmi davanti a loro con un sorriso. A volte corrompevo i miei clienti con piccoli regali per conquistarmeli e perché continuassero, quindi, a entrare nel mio negozio. Ero particolarmente preoccupato per le mie entrate quotidiane. Pertanto, ogni notte, dopo aver chiuso l'attività, la prima cosa che facevo era contare i soldi che avevo guadagnato quel giorno. Qualche volta avevo persino sogni allegri, nei quali guadagnavo molto denaro. A quel tempo, avevo solo denaro nel cervello; era come se fossi stato stregato dai soldi.
Quando giunsi al limite delle mie forze, Dio mi tese una mano amica
Un giorno, mia suocera mi chiamò all'improvviso e mi raccontò che suo marito aveva il cancro e che i suoi giorni erano contati. Quando arrivai a casa loro, vidi che mio suocero non era più baldanzoso e tonico come prima, ma era tormentato da dolori e disturbi. In quel momento, non riusciva a mangiare o a bere, ed era praticamente uno straccio. Tutto quello che riusciva a fare era starsene rannicchiato sul divano e gemere debolmente. Vederlo fu per me una pugnalata al cuore e lacrime mi sgorgarono dagli occhi. Nel corso della sua vita mio suocero aveva lavorato sempre tanto duramente e, qualunque cosa facesse, non restava mai indietro. Nei suoi molti anni di faticoso lavoro, aveva guadagnato tanti soldi. Tuttavia, perché la sua famiglia potesse vivere in modo ancora più prospero, continuava a correre e a lavorare tutto il giorno: dopo aver terminato le cose che doveva sbrigare a casa, andava a lavorare nel villaggio vicino. Eppure aveva il cancro. A che cosa era servito guadagnare così tanti soldi? Non molto tempo dopo, morì nella fase terminale del suo cancro, lasciando dietro a sé un sacco di soldi. Sospirai per l'emozione e pensai a quello che dice la Bibbia: "E che gioverà egli a un uomo se, dopo aver guadagnato tutto il mondo, perde poi l'anima sua? O che darà l'uomo in cambio dell'anima sua?" (Matteo 16:26). Esatto! Anche se possediamo tutto il denaro del mondo, che significato ha ciò, se perdiamo la vita? Pensai a me stesso. Avevo lavorato così duramente per i soldi, che da più di dieci anni ero malato. Se le mie condizioni fisiche fossero peggiorate, tutti il denaro che avevo guadagnato non mi avrebbe salvato la vita.
Il mio vicino mi aveva parlato del Vangelo del Regno e, in seguito, lessi la parola di Dio, che diceva: "Gli uomini passano la vita a inseguire il denaro e la fama; si aggrappano a questi fili di paglia pensando che siano i loro unici mezzi di sostentamento, come se, possedendoli, potessero continuare a vivere, potessero esonerarsi dalla morte. Soltanto quando stanno per morire, tuttavia, si rendono conto di quanto queste cose siano distanti da loro, di quanto essi siano deboli davanti alla morte, di quanto facilmente vadano in pezzi, di quanto siano soli e impotenti, senza alcun luogo in cui rifugiarsi. Si accorgono che la vita non si può comprare con il denaro o con la fama, che per quanto una persona sia facoltosa, per quanto alta sia la sua posizione, tutti sono parimenti poveri e insignificanti dinanzi alla morte. Si rendono conto che il denaro non può comprare la vita, che la fama non può cancellare la morte, che né l'uno né l'altra possono allungare l'esistenza di una persona anche solo di un minuto o di un secondo. Più gli uomini ragionano in questo modo, e più desiderano continuare a vivere; più ragionano in questo modo, e più temono l'avvicinarsi della morte. Solo a questo punto si rendono davvero conto che la vita non appartiene all'uomo, che egli non ne ha il controllo e che non ha voce in capitolo sul fatto di vivere o di morire, che tutto ciò va oltre il suo governo".
Le parole di Dio mi toccarono le corde del cuore. Esatto! Il denaro e il successo non possono comprare la vita e non proteggono nessuno dalla morte. Anche se una persona ha denaro e potere, è comunque così piccola di fronte alla morte. Proprio come mio suocero: era ricco, ma quando gli era venuto il cancro, i suoi soldi non erano riusciti a salvargli la vita o ad aiutarlo a vivere più a lungo. A dir la verità, la mia ricerca era uguale alla sua. Avevo vissuto secondo le regole di vita di Satana, tra le quali "Il denaro è al primo posto" e "Il denaro non è tutto, ma senza non si fa nulla". Quando avevo sentito che avrei potuto guadagnare più soldi altrove, avevo lasciato il mio figlioletto di un anno, mi ero trasferito in un altro posto con mia moglie e avevo svolto due lavori. Non ero tornato a casa per rimettermi in salute finché non mi era capitata una malattia difficile da curare. Tuttavia, poiché le regole di vita di Satana avevano messo profonde radici dentro di me, nonostante la mia malattia mi ero impegnato a fare investimenti e a gestire allo stesso tempo il negozio di prodotti alimentari. Ero proprio come una macchina per fare soldi. Grazie alle parole di Dio, compresi che ero stato profondamente ingannato e danneggiato dalle regole di vita di Satana. Ora, finalmente, mi ero risvegliato e mi ero reso conto che avere denaro non significa possedere ogni cosa. Quando la nostra vita è in pericolo, indipendentemente da quanti soldi abbiamo, il denaro non può salvarci.
Lessi un altro passo delle parole di Dio, che dicevano: "C'è un modo semplicissimo per scrollarsi di dosso questa condizione: dire addio allo stile di vita precedente, ai precedenti obiettivi esistenziali, riassumere e analizzare il proprio stile di vita, la filosofia, le ricerche, i desideri, gli ideali precedenti e poi confrontarli con la volontà di Dio e con le Sue richieste nei confronti dell'uomo, e vedere se siano coerenti con esse, se racchiudano i giusti valori dell'esistenza, conduce a una maggiore comprensione della verità e consente di vivere con umanità e con sembianze umane. Quando indaghi ripetutamente e analizzi attentamente i vari obiettivi esistenziali che le persone perseguono e i loro vari stili di vita, scoprirai che nessuno di loro rispecchia l'intenzione originaria del Creatore quando ha creato l'umanità. Allontanano tutti le persone dalla Sua sovranità e dalla Sua sollecitudine; sono tutti abissi in cui l'umanità cade e che la conducono all'inferno. Dopo averlo riconosciuto, il tuo compito è accantonare la tua vecchia visione della vita, stare lontano dalle varie trappole, lasciare che Dio si faccia carico della tua esistenza e faccia programmi per te, provare soltanto a sottometterti alle Sue orchestrazioni e alla Sua guida, a non avere scelta e a diventare una persona che adora Dio". Le parole di Dio mi permisero di capire tutto in modo chiaro: Satana usa il denaro per vincolare l'umanità, in modo tale che essa eviti Dio e viva sotto il suo dominio. Ciò fa sì che molte persone lottino per il denaro, indipendentemente dal fatto che questa battaglia può pregiudicare la loro salute o persino la loro vita. Tuttavia, Dio spera che possiamo vivere sotto la Sua protezione e cura, e che stiamo lontano dal danno e dall'afflizione di Satana. In principio, Dio creò Adamo ed Eva, e li pose nel Giardino dell'Eden, sperando che potessero vivere da Lui benedetti. Tuttavia, a causa della tentazione e della corruzione di Satana, Adamo ed Eva andarono contro le prescrizioni di Dio e gradualmente si allontanarono sempre più da Lui. Ora, tutti noi seguiamo Satana e viviamo per denaro, piaceri carnali e successo, quindi viviamo in un dolore da cui non siamo capaci di districarci. Il percorso che seguiamo non va forse contro la volontà di Dio? Ma nelle Sue parole trovai la via per la pratica. Era bene che abbandonassi i miei precedenti punti di vista errati su cosa perseguire e i miei obiettivi esistenziali, e non dovevo più tormentarmi nella lotta per denaro e successo. Ero pronto a sottomettermi alla sovranità e alle disposizioni di Dio. Credevo che ciò che Lui aveva allestito per me fosse sufficiente, e che fosse per me il meglio. Solo se avessi vissuto a questo modo mi sarei sentito tranquillo, libero e svincolato dalla sofferenza del mio cuore. Così, Lo pregai: "Dio, d'ora in poi non desidero più vivere per il denaro. Sono pronto a sottomettermi alle Tue disposizioni. Per favore, dammi la forza per liberarmi dalla schiavitù di Satana...".
Dopo essermi sottomesso alla sovranità di Dio, mi sentii liberato dalla sofferenza
Sia resa grazie alla guida di Dio! In seguito, cominciai a imparare a obbedire alle Sue disposizioni e alla Sua sovranità. Non ero più ogni giorno preoccupato di fare soldi, ma lasciavo che le cose seguissero il loro corso. Se dovevo concludere affari, lo facevo; quando ero libero, cantavo inni o condividevo sulle parole di Dio e scambiavo esperienze con i fratelli e le sorelle. Quasi senza che me ne rendessi conto, mi sentii più felice e rilassato di prima e trovai un senso di soddisfazione che non avevo mai provato in precedenza.
Il tempo trascorse in fretta. Ricordai che se non fosse stato per la salvezza di Dio, avrei continuato a lottare per il denaro. Dalla comprensione della verità e dall'obbedienza alla sovranità e alle disposizioni di Dio, avevo sperimentato la libertà e un senso di sollievo. Sia resa grazie a Dio! Nella cucina rumorosa, presi il coltello e continuai a tagliare le verdure e a preparare i piatti...
Fonte: Investigare la Bibbia