Qual è il vero significato delle parole pronunciate dal Signore Gesù in croce: “È compiuto”?(I)
Sono una cristiana e partecipavo spesso agli incontri della Chiesa. Ogni domenica, come al solito il pastore Jin predicava animatamente dal pulpito, proferendo: "In questo momento possiamo vedere da ogni tipo di segno che il giorno della venuta del Signore si avvicina sempre più. In questo periodo decisivo, alcuni fratelli e sorelle hanno cominciato a provare apprensione riguardo alla possibilità di entrare nel Regno dei Cieli. Essi affermano di non amare abbastanza il Signore, di non essere capaci di mettere in pratica le Sue parole e di vivere in un peccato inevitabile, e così via. Io ritengo che queste ansietà non siano necessarie. Poco prima di esalare il Suo ultimo respiro sulla croce, il Signore Gesù disse: 'È compiuto'. Ciò dimostra che l'opera di Dio per salvare l'umanità è totalmente completata, che i nostri peccati sono stati perdonati dal Signore Gesù, che siamo stati benedetti dalla grazia e salvati e che, quando il Signore verrà, saremo subito assunti al cielo! Non dobbiamo assolutamente perdere la fiducia che entreremo in paradiso. ...". Ogni volta che ascoltavo il pastore Jin pronunciare queste parole, anche se avevo sempre desiderato che il Signore venisse per accoglierci in paradiso, non potevo fare a meno di chiedermi: "Sarà davvero come descrive il pastore Jin? Quando giungerà il Signore, potremo veramente essere assunti al cielo?".
Non so quando ciò ebbe inizio, ma, a un certo punto, la mia vita e la mia fede si separarono. Per quanto riguardava la mia vita, il fatto di avere opinioni divergenti con mia suocera faceva sì che spesso finivo per litigare con lei e, con il passare del tempo, sviluppai un'antipatia nei suoi confronti e cominciai a evitarla. Ciò si verificò anche con mio marito. Poiché spesso mi chiedeva qualcosa, mi lamentavo che non mi rispettava o aveva considerazione per me. Sapevo che il Signore aveva insegnato che dovevamo amarci l'un l'altro e pregai e mi pentii molte volte al Suo cospetto. Ma ogni volta che mi scontravo direttamente con mia suocera e con mio marito, non potevo fare a meno di provare risentimento, e il fatto che mi comportassi a questo modo con la mia famiglia significava che ero ancora peggiore con le persone al di fuori di essa. Il Signore Gesù disse: "Ma se voi non perdonate agli uomini, neppure il Padre vostro perdonerà i vostri falli" (Matteo 6:15). E in Ebrei 10:26 si dice: "Perché, se pecchiamo volontariamente dopo aver ricevuto la conoscenza della verità, non resta più alcun sacrificio per i peccati". Ogni volta che leggevo queste parole, mi sentivo preoccupata e spaventata. Non ero capace di mettere in pratica gli insegnamenti del Signore e stavo commettendo peccati in modo del tutto consapevole. Comportandomi in tale maniera, sicuramente non vi sarebbe stata più alcuna offerta sacrificale che avrei potuto fare per espiare i miei peccati. E così, mi sentivo addolorata e smarrita.

Un giorno di luglio, a casa di un'amica incontrai un certo fratello Li, che proveniva da un'altra Chiesa. Poiché tutti noi credevamo nel Signore, chiacchierammo assieme molto piacevolmente. Quando ci trovammo a discutere dell'oscurità e della malvagità nella società di oggi e di come tutte le persone vivono nel peccato, fratello Li disse che la causa principale era che, dopo che Satana aveva corrotto l'umanità, tutti noi avevamo cominciato a vivere nelle indoli corrotte del principe dei demoni ed eravamo diventati arroganti e presuntuosi, corrotti e disonesti, egoisti e spregevoli, e avevamo iniziato a tramare contro il prossimo per il profitto e a litigare e a non ascoltare gli altri. Ciò aveva portato le persone, anche i credenti nel Signore, a non essere capaci di vivere in pace l'una con l'altra. Fui pienamente d'accordo con ciò che fratello Li aveva asserito e rimasi profondamente colpita dalle sue parole. In seguito, egli spiegò le intenzioni di Dio dietro la distruzione del mondo con il diluvio e di Sodoma con il fuoco, e parlò di cosa significava il fatto che Egli assumeva un nome diverso in ogni età, come anche del mistero della Sua incarnazione, tra le altre cose. Avevo creduto nel Signore per molti anni, ma questa era la prima volta che sentivo qualcuno condividere su questi argomenti. Fratello Li parlava in modo razionale e ciò che asseriva concordava con la Bibbia. Quel che diceva era colmo di luce e alle mie orecchie sembrò del tutto fresco e nuovo. Pensai tra me: "Crediamo tutti nel Signore, quindi, come mai fratello Li sa tante cose? Devo ascoltare attentamente ciò che dice!". Non molto tempo dopo, egli parlò del fatto che Dio aveva avviato la Sua opera di salvezza lunga 6000 anni per salvare l'umanità, e della vera storia dell'opera di Jahvè nell'Età della Legge e di quanto compiuto dal Signore Gesù nell'Età della Grazia, e parlò delle profezie nella Bibbia che asseriscono che negli ultimi giorni Dio compirà una fase di opera di giudizio, castigo e purificazione dell'uomo. Fratello Li sostenne che, dopo essere stati purificati, possiamo essere condotti da Dio nel Suo Regno e aggiunse, tutto emozionato: "Sorella, il Signore Gesù, che abbiamo a lungo desiderato, è già ritornato come Dio Onnipotente incarnato. Egli sta attualmente conducendo l'opera di giudizio che inizia nella casa di Dio e questa è l'ultima fase della Sua azione...".
La sorella condivise, spiegando: "Abbiamo sempre creduto che quando il Signore Gesù sulla croce disse: 'È compiuto'. Egli intendeva che l'opera di Dio per salvare l'umanità era completata e che quando il Signore fosse tornato, ci avrebbe immediatamente assunti al cielo e che Dio non avrebbe eseguito nuove opere. Ma, abbiamo mai preso in considerazione se questa visione è conforme alla volontà di Dio? L'opera di Dio è davvero terminata? Possiamo essere assunti al cielo dal Signore semplicemente grazie al fatto che ci sono stati perdonati i nostri peccati? Le parole di Dio Onnipotente ci forniscono risposte a queste domande. Andiamo ora a leggerle insieme. La parola di Dio dice: 'All'epoca, l'opera di Gesù era la redenzione di tutta l'umanità. I peccati di tutti coloro che credevano in Lui venivano perdonati; bastava credere in Lui, perché Egli ti redimesse; se credevi in Lui, non eri più un peccatore, venivi liberato dei tuoi peccati. Questo è ciò che significava essere salvati ed essere giustificati per mezzo della fede. Eppure, in coloro che credevano rimaneva ciò che era ribelle e contrario a Dio, e che doveva lentamente essere rimosso. La salvezza, infatti, non significava che l'uomo fosse stato completamente guadagnato da Gesù, ma che l'uomo non era più sotto il dominio del peccato, ossia che gli erano stati perdonati i peccati: se l'uomo credeva in Gesù, non sarebbe mai più stato schiavo del peccato', 'Anche se l'uomo è stato redento e perdonato per i suoi peccati, si pensa solo che Dio non ricordi le sue trasgressioni e non lo tratti di conseguenza. Tuttavia, quando l'uomo vive nella carne e non è stato liberato dal peccato, può solo continuare a peccare, rivelando incessantemente l'indole satanica corrotta. Questa è la vita che egli conduce, un ciclo infinito di peccato e perdono. La maggior parte degli uomini pecca durante il giorno solo per confessarsi la sera. Perciò, anche se il sacrificio per il peccato è eternamente efficace per l'uomo, non sarebbe in grado di salvarlo dal peccato. È stata completata solo metà dell'opera della salvezza, perché l'uomo ha ancora un'indole corrotta'".
La sorella allora condivise, dicendo: "Sappiamo dalle parole di Dio Onnipotente che l'opera principale dell'incarnazione del Signore Gesù è stata la crocifissione, con la quale Egli si servì della Sua santa, innocente carne come sacrificio espiatorio per redimerci dai nostri peccati. Finché, poi, pregavamo nel nome del Signore e confessavamo a Lui i nostri peccati e ci pentivamo, allora le nostre colpe ci venivano perdonate, non eravamo più soggetti a essere condannati dalla legge e potevamo godere dell'abbondanza di grazia che il Signore ci concedeva. Questo è il vero significato di essere benedetti dalla grazia e salvati nella nostra fede nel Signore ed è ciò che il Signore Gesù intendeva specificamente quando disse: 'È compiuto'. Anche se i nostri peccati sono stati perdonati, noi non ci siamo liberati della nostra natura peccaminosa e accade di frequente che riveliamo indoli corrotte, come arroganza, menzogna, egoismo, avidità e malizia. Viviamo girando e rigirando in tondo, peccando di giorno e confessando di notte, assolutamente incapaci di liberarci delle catene del nostro peccato. Se queste indoli sataniche corrotte rimangono irrisolte, allora anche se i nostri peccati possono essere perdonati, noi non avremo modo di conformarci a Dio e saremo ancora capaci di compiere azioni contro di Lui. Nella Bibbia, si narra che Dio disse: 'Siate santi, perché Io son santo' (1 Pietro 1:16). 'In verità, in verità vi dico che chi commette il peccato è schiavo del peccato. Or lo schiavo non dimora per sempre nella casa: il figliuolo vi dimora per sempre' (Giovanni 8:34-35). Dio è giusto e santo, quindi, come permetterà Egli di entrare nel Suo Regno a persone come noi, che sono state solamente redente dal Signore Gesù, che hanno ancora la loro natura satanica profondamente radicata in sé e che non sono mai state in grado di liberarsi dal peccato? Pertanto, Dio compie un'opera di giudizio e di purificazione sulle fondamenta dell'opera di redenzione del Signore Gesù e, solo subendo il giudizio e il castigo di Dio, e purificati dalle nostre indoli corrotte, possiamo essere legittimati a entrare nel Regno dei Cieli. Da ciò, possiamo, quindi, comprendere che quando il Signore Gesù sulla croce disse: 'È compiuto', Egli intendeva solo affermare che l'opera di Dio per redimere l'umanità era completata e non che l'opera di Dio per salvare l'umanità era completamente finita. L'Apocalisse profetizza: 'È compiuto. Io son l'Alfa e l'Omega, il principio e la fine. A chi ha sete io darò gratuitamente della fonte dell'acqua della vita' (Apocalisse 21:6). Quando l'opera di giudizio di Dio negli ultimi giorni sarà completata e noi saremo stati da Lui completamente purificati e saremo entrati nel Suo Regno, solo allora le parole 'È compiuto' saranno adempiute e solo allora l'intero piano di gestione di Dio sarà completato".