Cosa dimostra il fatto che il Cristianesimo sia diviso in oltre duemila confessioni?
Le varie confessioni sono sorte perché le persone hanno una comprensione unilaterale della Bibbia e sono arroganti per natura.
Noi credenti sappiamo che il Cristianesimo è nato come risultato dell'opera di Gesù Cristo, il quale, in origine, ne era personalmente a capo. A quel tempo, i seguaci non si sarebbero mai discostati dalla retta via, perciò non c'erano divisioni. Le varie confessioni iniziarono a comparire dopo l'ascesa al cielo del Signore Gesù e la morte dei Suoi discepoli. Perché? Vediamo cosa dicono le parole di Dio, e capiremo. Dio dice: "Gli uomini hanno studiato la Bibbia in tutti questi anni, sono giunti a così tante spiegazioni e hanno attuato così tanto lavoro, da avere anche molte divergenze di opinioni al riguardo e discuterne all'infinito, cosicché si sono create attualmente più di duemila denominazioni diverse. [...]".
Le parole di Dio ci rivelano che la ragione principale della formazione di così tante confessioni è che i credenti hanno una propria comprensione unilaterale della Bibbia. Sappiamo tutti che il Signore Gesù Se ne andò al termine dell'opera di crocefissione, e che in seguito i Suoi seguaci iniziarono a diffondere il Suo Vangelo. Ma, poiché i seguaci di Dio non hanno una comprensione pura degli insegnamenti della Bibbia, molti di loro adottano le proprie idee unilaterali come dottrine per fondare una Chiesa e vi si aggrappano saldamente. Alcuni, ad esempio, basandosi sulle parole di Paolo: "Infatti col cuore si crede per ottener la giustizia e con la bocca si fa confessione per esser salvati" (Romani 10:10), hanno fondato "Fidelia"; altri seguono le parole del Signore Gesù: "Ravvedetevi, perché il regno de' cieli è vicino" (Matteo: 4:17), e per questo credono che la "Denominazione di pentimento" sia la più conforme alla volontà del Signore. Ogni confessione si basa sulla propria comprensione unilaterale della Bibbia. Per giunta, le persone hanno un'indole deviata da Satana che li porta ad essere arroganti, presuntuosi, ipocriti, egocentrici e così via. Credono di possedere talenti e conoscenza, che la loro comprensione della Bibbia sia la più pura, e di essere gli unici nel giusto. Perciò negano fermamente, o giudicano malamente, le opinioni altrui, e si mettono in mostra illustrando gli insegnamenti della Bibbia. Raggruppano delle persone attorno a sé e creano una confessione. È così che nascono le varie confessioni. Per duemila anni, a causa delle diverse dottrine, i cristiani hanno discusso all'infinito e creato sempre nuove confessioni; si attaccano, si disprezzano, litigano e si escludono a vicenda, e non riescono a riunirsi in un'unica confessione. Ecco come una singola Chiesa ha dato vita a più di duemila confessioni. Da ciò capiamo che sono gli esseri umani a fondare le varie confessioni. Non è una richiesta del Signore Gesù, e di certo non rispecchia la volontà di Dio.
Coloro che appartengono a una religione organizzata che credono in Dio saranno intrappolati dalle persone, le quali adorano e seguono altre persone, e non comprenderanno mai la verità, né conosceranno mai Dio.
La causa della formazione di così tante confessioni diverse ci dice che tutti i capi religiosi basano il loro operato e le loro prediche sulla propria comprensione della Bibbia, invece di servire Dio sulla base degli insegnamenti del Signore. Allora, qual è la sostanza del loro operato? Quali conseguenze ci sono se ci uniamo a tali confessioni? Le parole di Dio dicono: "Pastori e guide nel mondo religioso, per esempio, confidano nei propri doni e nella propria posizione per svolgere il loro lavoro. Le persone che li seguono per lungo tempo verranno influenzate dai loro doni e da qualche aspetto di ciò che sono. Essi si concentrano su doni, abilità e conoscenze delle persone e fanno attenzione ad alcuni aspetti soprannaturali e a molte dottrine profondamente irrealistiche (ovviamente, tali profonde dottrine sono inarrivabili). Non si concentrano sui cambiamenti nell'indole delle persone, e si concentrano invece sull'allenare le capacità di predicazione e di opera delle persone, migliorandone le conoscenze e arricchendole di dottrine religiose. Non si concentrano su quanto l'indole delle persone sia cambiata o su quanto le persone comprendano la verità. Non si preoccupano della sostanza delle persone e ancor meno cercano di conoscerne gli stati normali o anomali. Non confutano le nozioni delle persone né rivelano le proprie e ancora meno correggono le loro mancanze o corruzioni. La maggior parte delle persone che li seguono servono mediante i propri doni naturali, e ciò che esprimono è conoscenza e vaga verità religiosa, del tutto prive di qualsiasi contatto con la realtà e del tutto incapaci di infondere vita alle persone. [...]".
Dalle parole di Dio capiamo che i capi religiosi e i pastori basano il loro operato e le loro predicazioni sulla propria conoscenza teologica e le dottrine che pensano di capire. Non correggono le vedute sbagliate o improprie che i fedeli hanno di Dio, né le loro corruzioni. Ad esempio, nel mezzo di attacchi e discussioni tra diverse confessioni, i pastori insistono sul fatto che le loro opinioni sono corrette e le altrui sbagliate. Non riflettono mai sulle proprie deviazioni, sui propri errori, né si rendono conto che, così facendo, stanno rivelando la loro indole arrogante. Di certo non comunicano la volontà di Dio di aiutare i fedeli a comprenderLo meglio. Invece, evitano sempre di toccare argomenti concreti e parlano solo di teorie vuote. I loro discorsi non trattano di come liberarsi dalle catene del peccato: vogliono solo mettere in mostra il proprio talento, far vedere quanto sono benedetti e mostrare a tutti la propria conoscenza in fatto di teologia e teorie religiose. Dopo aver ascoltato i pastori per lungo periodo, i fedeli vengono influenzati. Ammirano il talento dei pastori e il loro essere benedetti, li ammirano perché sono eloquenti e posseggono un'ottima parlantina, li invidiano per la loro conoscenza in materia di testi sacri e vorrebbero essere bravi come loro nell'arte oratoria, vorrebbero predicare e a diffondere il Vangelo come i pastori, così da ottenere l'ammirazione e l'invidia degli altri. Di conseguenza, non si curano più di mettere in pratica le parole di Dio, o di cercare di comprendere le Sue intenzioni; piuttosto, si limitano a seguire le cerimonie e le norme religiose. In questo senso, i fedeli sono come coloro che credevano in Dio nel tempio alla fine dell'Età della Legge, incapaci di godere della guida dello Spirito Santo. Perciò, anche se credono da molti anni, non sono in grado di comprendere la verità o di conoscere Dio, e la loro indole non può cambiare. Pertanto, la sostanza del credere in Dio in un contesto religioso diventa un semplice adorare e seguire i capi, non più un seguire sinceramente Dio.
Bisogna abbandonare la religione, tenere il passo con l'opera di Dio e ritornare a Dio.
Si legge nella Bibbia: "Avverrà, negli ultimi giorni, che il monte della casa dell'Eterno si ergerà sulla vetta dei monti, e sarà elevato al disopra dei colli; e tutte le nazioni affluiranno ad esso" (Isaia 2:2).
La parola di Dio dice: "[...] serve a portare tutte le creature e le persone, appartenenti a ogni religione e confessione, sotto il dominio di un unico Dio. Indipendentemente dalla religione di appartenenza, in ultima analisi vi sottometterete tutti al dominio di Dio. Solo Dio Stesso può svolgere questa opera; non può essere compiuta da nessun capo religioso. Ci sono diverse grandi religioni nel mondo e ciascuna ha il proprio capo o leader, con seguaci sono sparsi in diversi paesi e regioni di tutto il mondo; ogni paese, grande o piccolo, ha religioni diverse al suo interno. Tuttavia, indipendentemente dal numero di religioni presenti in tutto il mondo, tutte le persone dell'universo in ultima analisi esistono sotto la guida di un solo Dio [...] Tutte le cose sono nelle mani del Creatore e alla fine ritorneranno tutte nelle mani del Creatore. L'umanità è stata originariamente creata da Dio e indipendentemente dalla religione ogni persona tornerà sotto il dominio di Dio - questo è inevitabile. [...]".
Dalle parole di Dio capiamo che verso la fine degli ultimi giorni, tutte le religioni diverranno una e tutti i popoli torneranno alla casa di Dio. Negli ultimi giorni, Dio deve compiere la fase della Sua opera che riguarda la salvezza dell'umanità, così che tutti coloro che desiderano davvero la Sua apparizione possano udire la Sua voce, abbandonare la confessione che seguono e tornare a Lui. Tale opera non può essere svolta da nessuno all'infuori di Dio. Dio può crearci, guidarci e, inoltre, condurci a una destinazione gloriosa: questo è il simbolo dell'autorità di Dio e il simbolo della Sua indole unica, che non può essere sostituita da alcun individuo o capo religioso. Ci sono oltre duemila confessioni al mondo, ma sono state tutte fondate da esseri umani. Ora, le pecore di Dio lasceranno finalmente le varie confessioni per tornare sotto il dominio del Creatore, ed è così che tutte le confessioni diverranno una. Questa è l'opera che Dio intende compiere negli ultimi giorni. Per quanto importante possa essere lo status dei pastori e degli anziani, essi rimangono sempre individui corrotti da Satana. Non sono nemmeno in grado di salvare sé stessi, quindi come possono salvare gli altri? Solo un vero Dio, che governa su tutte le cose, può salvarci dall'afflizione di Satana e guidarci al Suo cospetto. Ora stiamo vivendo gli ultimi giorni; molte persone stanno portando testimonianza del ritorno del Signore Gesù. Dovremmo mettere da parte le nostre nozioni, abbandonare la religione e ricercare l'opera e le parole di Dio degli ultimi giorni. Questo è ciò che farebbe una persona saggia.