Dio Si incarnò personalmente per salvare l’uomo

16.02.2020

Alla fine dell'Età della Legge, poiché gli esseri umani erano sempre più corrotti da Satana, persero il timore di Jahvè e i loro peccati erano sempre più frequenti. Non c'erano sufficienti bestiame e pecore da sacrificare per il loro peccato, così quelli zoppi, ciechi e malati vennero offerti sull'altare. Se sempre così, gli uomini sarebbero condannati e morti sotto la legge. Dio non poteva sopportarlo, perciò si incarnò personalmente per l'opera di redenzione degli uomini, fu crocifisso per loro per assumere i peccati di tutte le genti. Fintanto che le persone chiamavano il nome del Signore Gesù, potevano essere perdonate, e non saranno più state condannate. Come dice la Scrittura: "Poiché Iddio ha tanto amato il mondo, che ha dato il Suo unigenito Figliuolo, affinché chiunque crede in Lui non perisca, ma abbia vita eterna. Infatti Iddio non ha mandato il Suo Figliuolo nel mondo per giudicare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di Lui" (Giovanni 3:16-17). Inoltre il Signore Gesù portò alle persone la via: "Ravvedetevi, perché il Regno de' Cieli è vicino" ( 4:17). Attraverso l'opera di redenzione del Signore Gesù, l'uomo godé anche della grazia ricca data da Lui.

Le parole di Dio dicono: "Senza la redenzione di Gesù, l'umanità sarebbe per sempre vissuta nel peccato, e gli uomini sarebbero divenuti figli del peccato, discendenza dei demoni. Se ciò fosse continuato, Satana avrebbe preso residenza sulla terra e tutta la terra sarebbe divenuta la sua dimora, ma l'opera di redenzione richiedeva misericordia e amorevolezza verso l'umanità; solo attraverso di essa l'umanità avrebbe potuto ricevere perdono e alla fine essere qualificata per essere resa completa e totalmente acquistata. Senza questo stadio dell'opera, il piano di gestione di seimila anni non sarebbe stato in grado di procedere. Se Gesù non fosse stato crocifisso, e Si fosse limitato a guarire la gente ed esorcizzarne i demoni, gli uomini non avrebbero potuto essere completamente perdonati per i loro peccati. I tre anni e mezzo in cui Gesù svolse la Sua opera sulla terra rappresentarono solo metà della Sua opera di redenzione; in seguito, con l'essere inchiodato sulla croce e con l'assumere le sembianze della carne peccaminosa, con l'essere consegnato al maligno, portò a compimento l'opera della crocifissione e divenne padrone del destino dell'umanità. Solo dopo che Egli venne consegnato nelle mani di Satana, l'umanità fu redenta. Per trentatré anni e mezzo, sulla terra, Egli soffrì, venne coperto di ridicolo, calunniato, abbandonato, e venne persino lasciato senza posto su cui posare il capo, senza alcun posto per riposare; poi fu crocifisso, il Suo intero essere - un corpo santo ed innocente - venne inchiodato ad una croce, e fu sottoposto ad ogni genere di sofferenza. Coloro che detenevano il potere Lo sbeffeggiarono e Lo frustarono, e i soldati Gli sputarono persino in faccia; eppure Egli rimase in silenzio e sopportò fino alla fine, sottomettendoSi incondizionatamente fino alla morte, e dal quel momento in poi tutta l'umanità fu redenta, e solo allora a Lui fu concesso di riposare. L'opera di Gesù rappresenta solo l'Età della Grazia; non rappresenta l'Età della Legge e non sostituisce l'opera degli ultimi giorni. Questa è l'essenza dell'opera di Gesù nell'Età della Grazia, la seconda età attraversata dal genere umano: l'Età della Redenzione".

 Fonte: Investigare la Bibbia


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